L’arcivescovo Delpini e Cardinale Scola in un convegno sull’alleanza educativa tra le generazioni

I nonni esercitano un ruolo educativo fondamentale. In particolare su temi religiosi. Lo rivela una ricerca realizzata dal Servizio per la famiglia della Diocesi di Milano: non una vera e propria indagine statistica, specificano i promotori, ma una fotografia comunque significativa, vista la mole dei dati raccolti.

Dall’indagine, condotta nei mesi scorsi su 850 famiglie che vivono nel territorio diocesano e che hanno risposto a un questionario online, il 60% dei genitori e dei nonni dichiara di collaborare nella trasmissione della fede ai nipoti. Invece soltanto in una minoranza dei casi i nonni si sostituiscono ai figli, anche se interrogati a riguardo nonni e genitori esprimono livelli diversi di consapevolezza: mentre il 13% dei nonni sostiene di svolgere questo ruolo nei confronti delle nuove generazioni, solo l’1% dei figli ammette di aver demandato ai propri genitori tale compito.

Ad essere maggiormente coinvolti sembrano essere i nonni materni: il 74% dei genitori delle mamme dichiara di avere una relazione significativa con i nipoti, a fronte di un 52% dei genitori dei papà.

I risultati del sondaggio saranno presentati e discussi sabato 2 ottobre, in via S. Antonio 5, a Milano alle ore 14.45 nel corso del convegno “Nipoti, genitori e nonni: relazioni su cui si gioca il futuro”, in cui interverranno l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, e il cardinale Angelo Scola.

L’incontro, promosso dal Servizio per la famiglia della Diocesi di Milano in collaborazione con il Movimento Terza Età, l’Associazione Nonni 2.0 e Adulti Più di Azione Cattolica, si svolgerà in presenza, previa iscrizione on line sul sito www.chiesadimilano.it/famiglia ma potrà anche essere seguito on line sempre sul sito della Diocesi.

«Oggi esistono famiglie allargate nelle quali si danno reciproco sostegno tre generazioni: quella dei nonni, dei genitori e dei nipoti – spiega il professor Marco Astuti, collaboratore del Servizio famiglia e curatore dell’inchiesta -. Il nostro intento è aiutarle a riflettere sulle relazioni al loro interno e a migliorarle, al di là delle narrazioni dibattute e in fondo banali, da un lato sulla centralità degli anziani e dall’altro su una loro presunta debolezza educativa. Seppure esistano evidenti divergenze di opinioni, l’alleanza tra nonni e genitori pare di gran lunga il modello prevalente. Un segnale molto incoraggiante per il futuro».

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